mercoledì 8 aprile 2009

Pasqua 2009 - (terremoto in Abruzzo)

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Rivive il tuo Getsemani Signore,
fra cuori affranti, tra scosse
immani - fisiche e morali.
Innanzi agli occhi,
immagini di lutti e distruzione:
calice amaro e specchio, alla Passione.

E tutta la nostra fragilità
umana e disperata
ha un eco attonito, oggi:
partecipando in pietas
s’arrovella, anima e cuore.

E la preghiera, allora
ti chiede, cerca, implora…
mio Signore…
dona ai superstiti il conforto
e la consolazione di certezza
nella tua Pasqua, di Resurrezione.

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© Luciana
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4 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

aggiungo qui sotto alcuni versi, tratti da una poesia di David Maria Turoldo:


(...)

Anche quando l'angoscia ci assale
donaci, o Padre, di non dubitare;
o anche di dubitare,
ma insieme di sempre più credere:
di credere alla tua fedeltà
e al tuo amore al di là di tutte le apparenze;
e con il tuo Spirito,
sempre presente nella nostra storia.

(DAVID MARIA TUROLDO)

DR ha detto...

Voglio commentare anch'io con qualche verso: sono quelli di Mario Luzi per la Via Crucis al Colosseo del 1999:

Ora sì, o Redentore, che abbiamo bisogno del tuo aiuto,
ora sì che invochiamo il tuo soccorso,
tu, guida e presidio, non ce lo negare.


Verranno tempi migliori, passato questo buio che ci arrovella l'anima.

Censorina ha detto...

Meravigliosa riflessione in versi. Paola

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Ciao Daniele e Ciao Paola,
non saprei cosa aggiungere:
le notizie degli ultimi giorni purtroppo, parlano da sole...