martedì 8 aprile 2008

LA "CAMERA DI ARLES"

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LA CAMERA DI ARLES (Vincent Van Gogh)
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Ha panni appesi e la finestra semichiusa,
letto sghimbescio e tavolino sulle ventitre
il giallo e l' ocra stemperati dall’assenzio:
verdi ed azzurri i muri, intatto il loro freddo.

Freddo anche il vuoto d’una presenza assente,
in quella sedia che s’accosta al letto e l’altra
che disposta in primo piano chiede, senz’avere,
ospiti altri che il tocco della tavolozza amata.

Pennelli posati alla rinfusa: tra le poche cose
che donano colore all’esistenza, i quadri appesi
storti ed incombenti, come la vita gelida e negata
che vi si racchiude e ti ha rinchiuso - qui e altrove.

La prospettiva è strana e molto personale
e la finestra rimane semichiusa: sottintendendo
un limite assillante, vissuto e non compreso
che t'assale - e si dissolve, assolo, nel colore.

Incorniciata voce, tuo messaggio:
emblema d'una vita impresso in tela.
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© Luciana

3 commenti:

Vitale Tagliaferri ha detto...

sai...sei proprio brava a dipingere in...versi...mi sa che fai onore sia all'arte poetica che quella figurativa.

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Versi composti qualche tempo fa...e "Starry, starry night" (una canzone dolcissima) ne è il sottofondo musicale ideale...

Approfitto per inserire qui nel commento un indirizzo di youtube: per una versione della canzone accompagnata da tante splendide tele!

http://www.youtube.com/watch?v=nkvLq0TYiwI

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=Gi_P8XwrSCU&NR=1

(...questo, è ancora più bello!)