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Camminiamo, portando
fragili valigie di cartone
con sogni stropicciati dal tempo
che basta un acquazzone, a inumidire.
Se, inatteso, ritorna un raggio di sole
li stendiamo dispiegandoli con cura
ad asciugare sul lungo filo del futuro
per poi riporli ancora, pronti all’uso.
E riprendiamo le valigie
e camminiamo - camminiamo ancora.
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© Luciana
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4 commenti:
Bella, bella... Con quel suo tocco d'antan virato seppia che appare anche dalla fotografia scelta a corredo. Noi tutti siamo emigranti che si spostano tra un giorno e l'altro.
e da un'esperienza all'altra... e da un'emozione, all'altra...!
(Grazie per la tua presenza ed attenzione costante, Daniele - e grande ciao)
un tempo questo in cui il camminare è pesante e stanco, ciao.
settembre fa sentire un po' così: l'estate che si va spegnendo, il "languore autunnale" che si fa sentire...
Ma la poesia è un'ottima chiave di lettura - ed anche una modalità di superamento!
Ciao Titti, bentornata - e buon inizio anno!
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