lunedì 10 novembre 2008

IN SOGNO

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“Sapevo che saresti venuta: ti aspettavo.”
Nella penombra d'un sogno, mamma
mi hai sorpresa: e t'ho raggiunta.

Ad occhi chiusi, per un breve e solo istante
l'alba imminente ci ha riunite ancora:
ero con te, nel vecchio atrio, oltre ogni tempo.

Rapido è poi sfuocato il volto... e nelle tue parole
rivive il nostro intenso e ripetuto abbraccio.

E' nuovo silenzio adesso, oltre la porta
ed oltre quel buio, entrambi ora richiusi.

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© Luciana
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8 commenti:

DR ha detto...

Struggente, personale. Non aggiungo altro per non rovinare un'atmosfera bellissima.

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Grazie Daniele per il tuo commento 'in punta di piedi'.
Mi sono chiesta, se tenere celati questi versi o pubblicarli.
Poi ho pensato che i sentimenti più intensi e veri sono solitamente quelli che tratteniamo stretti dentro di noi. Perchè? Forse per auto-difesa?
Ma che c'è di male in un affetto, in un rimpianto, in un ricordo che fa di noi proprio ciò che siamo ed è la nostra parte più vera? L'emozione di questo sogno, per me è stata quasi tangibile. Comunicarla, anzichè nasconderla, è stata una scelta di condivisione.
Grazie, per averlo percepito ed averlo commentato con tale dolce discrezione.

ink ha detto...

non c'è buio, non c'è silenzio e non c'è assenza che non sia colmata da un profondo, incontenibile ed eterno amore, ogni mamma lo sa e lo percepisce di più ora che tutto può vedere ed ascoltare
Ecco perchè tornano, di tanto in tanto, quando sanno d'essere necessarie

:-)

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Chi lo ha provato, non solo lo sa, ma ne è profondamente certo: non ci abbandonano mai ("ne mors dissociet quos sociavit amor"!)

Censorina ha detto...

Come sei brava ad esprimere gli stati d' animo. Io sogno molte volte la mia mamma, nelle situazioni più disparate e irreali, quasi io volessi che le cose fossero diverse.
Bellissima questa tua poesia. Paola

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Cara Paola,
(porti proprio il nome della mia mamma!) difficilmente un legame affettivo forte si può spezzare totalmente. Dentro di noi continua, aldilà della soglia: ineffabile ed inafferrabile, ma sempre presente ed inscindibile. Sono sogni quasi "fisici", pur se irreali: e, pur se velati di malinconia, donano un grande senso di pace interiore...

Lucy ha detto...

l'abbraccio della mamma...quanto dolore se penso a queste parole...a quanto vorrei recuperare un rapporto...prima che sia troppo tardi...non scrivo altro...

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Ciao Lucy,
ogni cuore racchiude i propri affetti, i propri ricordi, le proprie ferite - anno dopo anno si allunga ed allarga la sua profondità, in accoglienza delle nostre più personali esperienze.
I rimpianti ed anche la nostalgìa sono parte viva di noi stessi, e del nostro essere più vero... Un abbraccio - nell'augurio che il tuo desiderio, così sentito, un giorno si possa davvero realizzare...