venerdì 8 aprile 2011

Imprinting - (Radici avìte)

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Come una lancia o un gozzo, fissato da gomena alla sua bitta
è dimentico d’ogni travagliato viaggio e si dondola e riposa al sole,
sento d’essere anch’io legata alla mia amata sponda: alle radici
del mio porto di lago, ad acque ed onde profonde e centenarie
e alla memoria di coloro che, prima di me, ne vissero le rive.

Tonneggio, galleggio e non mi sfilo, non cedo troppo all’onda
né ai venti dei rischi e d’ogni fato: mi sento d’essere protetta
se riascolto le voci ed i ricordi, perduti e ritrovati nella brezza.

Ad ogni ansia, il suo rifugio:
avìta medicina, dritta al cuore.


© Luciana
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3 commenti:

AER ha detto...

Perchè molte persone preferiscono rimanere aggrappate alla riva, punto sicuro della vita, e non si lasciano trascinare dal mare verso luoghi ed avventure sconosciute? E, al contrario, perchè chi decide di abbandonarsi alle onde vuole correre un simile rischio?
Non c'è una scelta giusta, probabilmente la risposta è insita nell'animo di ciascuno di noi.

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

... forse è l'infinito dell'anima, ampio come un oceano e vario come la vita - un caleidoscopio iridescente e ricco di sfumature di cui ciascuna ci appartiene indissolubilmente ...e fa di noi ciò che siamo e come ci comportiamo...
...Grazie per il bellissimo commento ; ))

AER ha detto...

Grazie a te per queste piccole pillole di genuina riflessione che somministri. L'immagine del caleidoscopio è meravigliosa, davvero...
Se ti va di seguire il nostro blog, con molto piacere saremmo lieti di ricevere alcuni tuoi commenti: opinioni diverse aiutano a costruire delle fondamenta salde.